Il metodo delle 3P

Premesse

"Ecco il solito megalomane che pensa di aver inventato un suo metodo". 

Probabilmente questo sarebbe il primo pensiero che avrei io se leggessi dell'ennesimo metodo di Coaching. E ti capirei se lo pensassi, ma poi occorrerebbe verificare la propria impressione.

L'unica cosa che posso dire a mia "discolpa" è che sono abituato a fare ricerca da una vita. Dopo l'università (15 anni fa) ho affiancato un docente di Scienze della Formazione, collaborando anche con la Società Europea di Etnografia dell'Educazione. Ho fatto la mie prime 4 ore di lezione ai docenti quando avevo 29 anni, mentre a 39 è arrivata la collaborazione con Loescher (Zanichelli Editore). Solo dopo dieci anni di studio ed esperienza sul campo, ho messo per iscritto il mio metodo formativo (nella seconda parte del volume "Disorientando Sofia" - 2018). In sostanza, tutto quello che scrivo non è una mossa pubblicitaria o il frutto di un mini-corso sul web per diventare Superman, è frutto di studio e "olio di gomito".


Foto di Daniil Kuzelev
Foto di Daniil Kuzelev

Il metodo delle 3P 

 

 

Persona, Parola e Prospettiva. 

   

Il Metodo contiene in sé molte metodologie. Se volessimo essere fiscali, non è proprio un metodo, sono i terreni che reputo più importanti e che coltivo utilizzando strumenti differenti. Si può lavorare su singoli aspetti con buoni risultati, ma è lo sguardo d'insieme a far raggiungere traguardi inattesi e straordinari.

 

La Persona è ovviamente la priorità di qualunque intervento. Prima di essere professionisti nel nostro lavoro siamo persone, con le nostre qualità specifiche, con le nostre gioie e i nostri drammi, con le buone e le brutte abitudini, con le nostre relazioni utili e con quelle che ci danneggiano. Lavoro sulla Persona per rafforzare la sua Autonomia, l'Amor proprio, la capacità di gestire lo stress, lavoro per far emergere una maggiore Consapevolezza dei propri sentimenti, del proprio sentire, momento per momento. Ovviamente scrivo "lavoro", ma il vero lavoro lo fai Tu.

      

La Parola è l'espressione. Tanto la persona, quanto il professionista, hanno bisogno di esprimere se stessi al meglio. Non ho utilizzato la parola "Speak", perché anche la scrittura deve essere efficace. Per efficace non intendo da televendita. Per efficace intendo chiara, congruente e mirata. Una comunicazione che emoziona, se vuol far emozionare, che fa comprendere il messaggio, se vuole ottenere l'apprendimento dell'uditorio, che induce curiosità, se si tratta di proporre un'idea, un progetto, un prodotto. Per fare questo occorre lavorare sullo stile comunicativo specifico del Cliente. Come ho già scritto, non creo cloni di me stesso o di chissà chi. Trovato lo stile personale, si lavora sul modo di esporre, sulla struttura del discorso, sui contenuti, e infine sulla sicurezza e l'agio quando si è al centro dell'attenzione. Dall'ansia da prestazione occorre passare al senso di sicurezza da portare ovunque con noi. Spesso si confonde il comunicare efficacemente con l'utilizzo della dizione perfetta o dei congiuntivi. La faccio breve dicendovi che non è per niente così. Pensate ai comici, comunicatori talentuosi per eccellenza, ognuno col suo stile, col suo accento, con le sue espressioni. Il segreto è tirar fuori la Personalità, la nostra Autenticità (le strategie sono solo al servizio della nostra causa). 

      

La Prospettiva è più cose, è la possibilità di anticipare, allineare e agire con uno sguardo sul futuro. La Prospettiva è più della cosiddetta Vision. Anch'essa è fatta di obiettivi a stretto e ad ampio raggio, è programmazione, è motivazione, ma ci sono altri elementi da curare e qualità da affinare. Si lavora sulla leadership interiore e sulle sue proiezioni esteriori. Tanto l'Uomo o la Donna nella loro vita privata, quanto il/la Manager o più in generale il/la Professionista nel suo campo, hanno la necessità di avere nuove lenti, sempre più sensibili ad ogni variazione di luce. Il futuro non si può prevedere. Il Covid19 ci ha mostrato l'esistenza dei "Cigni Neri", eventi inediti che possono stravolgere le consuetudini dell'intera umanità o di un popolo, ma i Cigni Neri capitano una volta ogni 100 anni. Tutto il resto si può intuire, intravedere, si possono osservare i primi segnali e agire tempestivamente. Mutatis muntandis, avviene la stessa cosa nella sfera personale di ognuno di noi. Non si può, per definizione, essere pronti all'imprevedibile, al Cigno Nero, ma per tutto il resto c'è lo sguardo prospettico. 

Foto di Stefan Cosma
Foto di Stefan Cosma

Tornando alla "megalomania" dico:

umiltà sì, ma anche consapevolezza del proprio valore.

Metto al centro di tutto la Qualità e l'Autenticità nelle relazioni personali e professionali, quindi no a falsa modestia o strategie. La scrittura, privata del tono e delle espressioni, potrà sembrare arrogante, me ne rendo conto, ma vi chiedo lo sforzo di mettere da parte questa impressione e fare vostro il messaggio.

 

Chiediti se sei bravo nel tuo campo, ma fallo elencando i perché. La felicità, secondo me, è strettamente legata all'autorealizzazione.

 

Parto da me e poi potresti fare anche tu lo stesso ragionamento

(adattato al tuo lavoro)

 

Sono bravo perché ho seguito la mia vocazione e ho unito ad un percorso accademico una lunga formazione esperienziale su me stesso.

[Hai anche tu unito vocazione, studio ed esperienza?]

 

Sono bravo perché la vita me ne ha fatte di cotte e di crude, mi ha messo innumerevoli volte i bastoni tra le ruote, ma sono qui.

[le crisi e le difficoltà non mancano a nessuno, ma spesso a mancare è un metodo per affrontarle nel migliore dei modi. Puoi impararlo anche tu!]

 

Sono sicuramente uno dei migliori Happiness Personal Coach perché conosco l'infelicità come pochi

[ognuno ha i suoi vanti!]

  

Sono bravo perché ho messo in discussione più volte questo lavoro e la mia capacità di aiutare me stesso e gli altri. Ho vissuto tante crisi e ognuna mi ha regalato nuove comprensioni

[probabilmente lo hai fatto anche tu]

 

Sono bravo perché non sono quello più appariscente, quello che ha costruito il successo grazie all'amico Vip o a migliaia di euro per comprare followers o pubblicità invasiva. Tutto quello che ho fatto è frutto della capacità di fare e non della capacità di vendersi (non insegno a vendersi, perché non siamo in vendita). 

Non ho mai cercato persone che mi seguissero, ma solo persone che camminassero al mio fianco.

La collaborazione con Loescher (Zanichelli) è la migliore testimonianza di quello che sto dicendo. E anche le esperienze non fatte per preservare la dignità ne sono testimonianza

[quando si diventa bravi in una cosa e si ha la giusta attitudine, prima o poi il destino ci offre delle opportunità].

 

So che è il più grande dei paradossi (dopo tutti questi "io sono bravo"), ne sono consapevole, ma sono bravo anche perché metto al centro proprio l'umiltà dell'approccio.  Non aiuto le persone a gonfiarsi come palloni fino a scoppiare, ma a comprendere e valorizzare le qualità specifiche che hanno.

Non creo cloni di me stesso o di altri personaggi, valorizzo lo stile comunicativo di chi ho di fronte.

 

[credo che in fondo tu abbia compreso il senso autentico di quello che ho scritto. Non mera autocelebrazione, ma focus, consapevolezza, sincerità, fiducia]